L'uccello di fuoco

l'uccello di fuoco

Costume disegnato da Léon Bakst

L'uccello di fuoco è un balletto in un atto e due scene rappresentato per la prima volta il 25 giugno 1910 all'Opéra di Parigi. Fu uno dei cavalli di battaglia dei Balletti Russi di Diaghilev. La musica è di Igor Stravinskij, la coreografia di Mikhail Fokine, le scene di Alexandre Golovine, i costumi di Leon Bakst e la direzione di Gabriel Pierné. La partitura doveva essere scritta, in un primo tempo, da Liadov, ma egli desistette lasciando il posto a Stravinskij. In un primo tempo fu scritta a San Pietroburgo la partitura per pianoforte e in seguito venne orchestrata dal compositore nell'aprile del 1910. L'opera è dedicata a Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov. È il primo grande balletto del musicista russo, seguito di lì a poco da Petrushka nel 1911 e da La sagra della primavera nel 1913, anche questi balletti commissionati da Diaghilev. Gli interpreti principali furono Tamara Karsavina, Mikhail Fokine, Vera Fokina, Alexei Bulgakov.



Trama

Una notte, nel giardino incantato di Kaschchei, il gigante immortale dalle dita verdi, arrivò il giovane principe Ivan Tsarevich che inseguiva un magico uccello di fuoco. L'uccello stava svolazzando intorno ad un albero dalle mele d'oro quando il principe si avvicinò furtivamente e catturò l'uccello approfittando del buio provocato da una nuvola che stava nascondendo la luna . Il povero uccello cominciò a implorare il principe di lasciarlo libero, offrendogli in cambio della sua liberazione una penna di fuoco e promettendogli di volare in suo aiuto in caso di bisogno.

Il principe si impietosì e lo liberò. Poco dopo, dal castello di Kaschchei, uscirono tredici bellissime fanciulle che si avvicinarono all'albero dalle mele d'oro. E mentre giocavano e ridevano fra loro al chiaro di luna, apparve il principe. In un primo momento si intimorirono un po', ma poi capirono che non voleva far loro del male e lo invitarono a giocare con loro. Il principe fece ballare tutte le ragazze, però si innamorò della più bella tra di loro. Le ragazze, che erano delle principesse, raccontarono allora al principe di essere state imprigionate dal mostro Kaschchei e che dovevano assolutamente rientrare nel castello prima dell'alba. Sentita la loro storia, Ivan decise di seguirle e di entrare con loro nel castello per aiutarle a fuggire . E fece così, nonostante le ragazze gli avessero detto che il mostro pietrificava chiunque tentasse di liberare le sue prigioniere. Appena entrato nel castello, una schiera di orribili mostri si mise innanzi al principe e lo fece prigioniero. Mentre stava per essere pietrificato, Ivan si ricordò dell'uccello di fuoco e della promessa fattagli: prese così la piuma magica di fuoco e lo chiamò in suo aiuto.

L'uccello , al richiamo del suo amico, accorse subito e rivelò al principe il segreto dell'immortalità di Kaschchei: per uccidere il mostro era necessario distruggere lo scrigno-uovo in cui la sua anima era racchiusa. Nel frattempo, l’uccello bloccò l'incantesimo trascinando i mostri guardiani in una danza vorticosa che li stordì al punto che persero il controllo della situazione. Con un'altra magia, fece loro ascoltare una dolce ninna nanna che calmò la loro aggressività e li fece addormentare di un sonno profondo. In questo modo il principe Ivan poté tranquillamente rompere lo scrigno-uovo provocando la morte del gigante e la fine dell'incantesimo. Poté così sposare Zarievna, la più bella delle principesse prigioniere, con la quale venne portato in trionfo.