Dvořák Antonín

Nelahozeves, 8 settembre 1841 - Praga, 1° maggio 1904


Fu avviato agli studi musicali dal padre, un locandiere dilettante di musica che gli fece studiare il violino e poi il pianoforte e l'organo. Nel 1857, grazie all'aiuto finanziario di uno zio, poté essere inviato a Praga, dove studiò regolarmente alla scuola di organo.

Nel 1873, dopo aver fatto parte per una decina d'anni come violinista dell'orchestra del Teatro Nazionale, ebbe la nomina di organista nella chiesa di S. Adalberto; dal 1874, grazie agli interventi di Hanslick e Brahms, fruì di una borsa di studio del governo austriaco; poté così concentrarsi nella composizione, acquistando presto notorietà europea: dapprima con le Danze slave, poi con lo Stabat Mater che, eseguito a Londra nel 1883, è all'origine della straordinaria popolarità di Dvořák in Inghilterra. Qui e altrove il compositore conobbe, da allora, onori e riconoscimenti: le università di Praga e di Cambridge lo nominarono dottore honoris causa, la London Philarmonic Society lo iscrisse fra i suoi membri; fu invitato in Germania, in Ungheria, in Russia, in Austria.

Nel 1892 si trasferì negli Stati Uniti, dove diresse per tre anni il conservatorio di New York. Una serie di viaggi gli diede modo di conoscere la musica dei negri e degli indiani, che influì notevolmente sulla sua produzione di quel periodo, come testimonia la celeberrima sinfonia Dal Nuovo Mondo, eseguita con clamoroso successo alla Carnegie Hall di New York nel 1893.

Tornato in patria (1895), Dvořák assunse nel 1901 la direzione del conservatorio di Praga; nello stesso anno andò in scena, al Teatro Nazionale, la più felice delle sue opere teatrali, Rusalka.

Anche se la sua fama resta legata essenzialmente alle sinfonie e a un gruppo di composizioni da camera, Dvořák fu un artista fecondo e felice in tutti i campi dell'espressione musicale. Nelle opere teatrali si ispirò, sulle orme di Smetana, a temi patriottici e a melodie e ritmi popolari; ma questo non gli impedì di subire sia l'influenza di Wagner (specie nella produzione giovanile: Alfred, Il re e il carbonaio, Teste dure, Vanda, Il contadino furbo), sia quella del grand-opéra (nelle opere più mature come Dimitri, 1881-99; Il giacobino, 1887-97; Il diavolo e Caterina, 1898-99; la citata Rusalka; Armida, 1902-03).